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Introduzione

In questo articolo, vorremmo dare conto di un nostro metodo di controllo interno della qualità e di verifica dell’impatto ambientale. Su questo punto è doveroso fare una premessa. Non esiste ancora una regola nazionale o sovranazionale (europea) che sancisca un disciplinare bio per i cosmetici, come invece esiste per molto prodotti alimentari. Stante la buona fede dei fornitori di ingredienti per cosmetici, che dichiarano una provenienza “bio” per alcuni preparati, la certificazione di un cosmetico è lasciata ad alcuni ottimi enti che, secondo metodologie proprietarie, certificano i prodotti.

La scelta di Eubiotika

La nostra scelta in questo contesto è stata precisa: in attesa di un disciplinare unico sui cosmetici bio ma con l’intento di dare una quantificazione precisa circa il nostro impegno su tematiche di biocompatibilità (ambientale e biologica), ci siamo affidati al sapere diffuso sulla rete e, più in particolare, alle valutazioni del Biodizionario (http://www.biodizionario.it). Come indicato sul sito stesso dal suo curatore, le valutazioni qui contenute sono, in alcuni casi, di carattere personale. Di conseguenza, la metodologia che tra poco esporremo è il risultato di valutazioni personali e di nostre ulteriori scelte.
Di una cosa siamo tuttavia certi: le valutazioni esperesse dal Biodizionario rappresentano, a nostro parere, un’ottima guida per la formulazione dei prodotti proprio perché influenzate da opinioni personali di gente che ha a cuore la compatibilità ambientale. In definitiva, rispettando le valutazioni del Biodizionario, si è certi di stare dalla parte dell’ambiente. D’altronde, il credito di cui il sito e il suo curatore godono presso gli utenti della rete, sono stati guadagnati in anni di lavoro e di risposte puntuali sui relativi forum.

L’indice eubiotico

Detto questo, vediamo come per la linea Eubiotika sia stato calcolato un indice per il controllo della qualità dei nostri ingredienti, tema questo (la qualità) che ha rappresentato e rappresenterà l’unico vincolo certo sulle scelte degli attivi che compongono i nostri prodotti. Facciamo riferimento allo schema sottostante.

Biodizionario Punteggio
+2
+1
0
-1
-2

Partiamo dunque dai famosi punteggi assegnati dal Biodizionario: due pallini verdi, un pallino verde ecc. Associamo a ciascuna di queste valutazioni un punteggio, ovviamente maggiore nel caso di valutazioni “verdi” (+2 oppure +1), nullo nel caso di valutazione “gialla” e negativo nel caso di valutazione “rossa” (-1 oppure -2).
Successivamente, prendiamo ciascuno degli ingredienti di un prodotto, verifichiamo la sua valutazione nel Biodizionario e costruiamo una tabella con i punteggi ottenuti da tutti gli ingredienti del prodotto. Per semplicità, riportiamo qui sotto un esempio relativo al nostro Latte Detergente Lenitivo.

 

Ingrediente (INCI NAME) Pos. Biodizionario Punteggio Pos. inversa Punteggio pesato
AQUA 1 SI 2
PRUNUS AMYGDALUS DULCIS OIL 2 SI 2 17 34
PHOSPHOLIPIDS 3 SI 2 16 32
GLYCERIN 4 SI 2 15 30
TILIA CORDATA EXTRACT 5 SI 2 14 28
AESCULUS HIPPOCASTANUM EXTRACT 6 SI 2 13 26
MENTHA PIPERITA EXTRACT 7 SI 2 12 24
HAMAMELIS VIRGINIANA EXTRACT 8 SI 2 11 22
MATRICARIA CHAMOMILLA EXTRACT 9 NO 0 10 0
MALVA SYLVESTRIS EXTRACT 10 SI 2 9 18
POTASSIUM COCOATE 11 SI 2 8 16
GLYCERYL STEARATE 12 SI 2 7 14
MENTHA PIPERITA OIL 13 SI 2 6 12
CETEARYL ALCOHOL 14 SI 2 5 10
STEARIC ACID 15 SI 2 4 8
CITRIC ACID 16 SI 2 3 6
PHENOXYETHANOL 17 SI 0 2 0
ETHYLEXYLGLYCERIN 18 SI 0 1 0
TOTALI 153 280

Vediamo più in dettaglio cosa è riportato sulle colonne.

Ingrediente (INCI NAME): è il nome dell’ingrediente come risulta nell’INCI dell’etichetta e secondo le convenzioni internazionali.

Pos.: è la posizione che l’ingrediente ha nell’INCI e, come stabilito dalle regole internazionali, è correlato alla presenza dell’ingrediente nel prodotto. Il primo ingrediente, infatti, è quello più presente nel prodotto, il secondo quello con la percentuale immediatamente inferiore e via via fino all’ultimo che è l’ingrediente con minore presenza nel prodotto.

Biodizionario: è un valore del tipo SI/NO che ci dice se l’ingrediente è presente nelle valutazioni del Biodizionario.

Punteggio: è il punteggio con la “codifica” illustrata in precedenza, assegnato al componente dal Biodizionario. Con una regola molto stringente, per i componenti non presenti nel Biodizionario, assegnamo un punteggio pari a 0.

Pos. inversa: escludendo l’acqua (ingrediente praticamente onnipresente), invertiamo la posizione dell’ingrediente nell’INCI per dare un “peso” maggiore ai primi componenti della lista e minore agli ultimi.

Punteggio pesato: è la semplice moltiplicazione del punteggio del singolo componente per la sua posizione inversa.

Una riflessione vale la pena di essere fatta per il Punteggio. Con una scelta molto stringente, abbiamo deciso di assegnare il punteggio nullo ad alcuni componenti non presenti nel Biodizionario. Nella maggior parte dei casi, questo potrebbe rappresentare una penalizzazione. Nel nostro esempio precedente, siamo davvero certi che l’ingrediente “Matricaria Chamomilla Extract” sia perfettamente biologico e biocompatibile. Ma le regole che ci siamo dati sono queste e le rispetteremo, pur penalizzando il punteggio complessivo.

Pochi passi ancora e vediamo com’è costruito il nostro indice. Nel nostro esempio , abbiamo 18 componenti per il nostro Latte Detergente Lenitivo. Come detto, escludiamo l’acqua, onnipresente e ovviamente dotata del massimo punteggio. Il passo successivo consiste nel fare una “media pesata” di questi punteggi. Ma come pesarli? Due opzioni:

• secondo le percentuali di presenza del singolo ingrediente nel prodotto;
• secondo la posizione nell’INCI.

Il primo metodo è senz’altro scientificamente più esatto: un ingrediente presente per il 10% deve avere un peso 10 volte maggiore di un ingrediente presente con l’1% nella formula. Tuttavia, non potendo conoscere le formule di altri prodotti e volendo rendere questa piccola metodologia universale, dobbiamo ricorrere al secondo metodo, ovvero alla “pesatura” dei singoli punteggi secondo la posizione che l’ingrediente ha nell’INCI.

Nella colonna “Pos. inversa.”, dunque, abbiamo invertito le posizioni degli ingredienti per dare a ciascuno il relativo peso. Il primo ingrediente della lista (il più presente, acqua esclusa) avrà il peso maggiore (ovvero 17) e via via a scalare per tutti gli altri componenti. Moltiplichiamo poi il punteggio del singolo ingrediente preso dal Biodizionario per la posizione inversa e costruiamo i singoli punteggi (colonna “Punteggio pesato”).

Al di là dell’artificio matematico, tutto questo stabilisce un principio: sono accettati ingredienti con basse valutazioni purchè stiano in fondo all’INCI. Al contrario, un ingrediente fortemente presente (nelle prime posizioni dell’INCI) ma con basse valutazioni nel Biodizionario, deve portare un punteggio basso e un peggioramento del punteggio complessivo.

Siamo arrivati: facciamo le somme le somme dei singoli “punteggi pesati” e delle “posizioni inverse” e facciamo la divisione. Nel nostro caso:

• somma dei punteggi pari a 280;
• somma delle posizioni pari a 153.

L’indice eubiotico che ne risulta è pari a 280/153 = 1,83 a fronte di un massimo ottenibile pari a 2. Si noti che la nostra regola ferrea di assegnare 0 ad ingredienti non presenti nel Biodizionario, anche nel caso di estratti chiaramente naturali e con un probabile punteggio di +2, ci penalizza. Se assegnassimo un +2 alla “Matricaria Chamomilla Extract” saliremmo a 1,96.

l significato dell’indice Eubiotico

Cosa significa dunque quel numero pari a 1,83? Semplicissimo: l’indice eubiotico dice che mediamente i componenti utilizzati per il nostro Latte Detergente Lenitivo hanno 1,83 “pallini verdi” come valutazione sul Biodizionario. Insomma, siamo di fronte ad un prodotto quasi “perfetto” per quanto riguarda le valutazioni del Biodizionario. Molto bene.

Questo è il risultato di una semplice metodologia di calcolo. Ma cosa c’è realmente dietro questi numeri? C’è una scelta meticolosa, attenta e quasi maniacale di tutti gli ingredienti dei prodotti della linea Eubiotika affinché questi rispettino in pieno la compatibilità con l’ambiente e con le caratteristiche del nostro corpo. Tale frase, non è priva di impatti significativi nella progettazione dei prodotti.

Come sempre, infatti, la chimica potrebbe venire in aiuto dei cosmetologi con preparati che facilitano enormemente la formulazione dei prodotti. Un tipico esempio viene dalle basi utilizzate per la preparazione di alcune emulsioni. L’uso di molecole di origine minerale (es. paraffinum liquidum, cyclomethicone) facilita in maniera drastica la formulazione dei prodotti perché sono molecole stabili, che consentono la produzione di preparati uniformi, che non si separano e che si conservano per tempi lunghi.

Noi non abbiamo ceduto a queste facilitazioni e abbiamo profuso il massimo impegno nel formulare un prodotto di qualità eccellente nel pieno rispetto dei vincoli ambientali, con l’intento di fornire alla nostra pelle le sostanze di cui necessita. Tutti i nostri prodotti hanno un indice eubiotico che varia da 1,15 a 1,84 a garanzia del fatto che gli ingredienti sono stati scelti nel rispetto della filosofia di compatibilità ambientale e biologica.

Conclusioni

Tale metodologia è sicuramente opinabile sotto molti punti di vista; ne siamo ben consci. Tuttavia, continuiamo a pensare che l’intento sia positivo e continueremo, per tutte le prossime formulazioni, ad avvalercene per il controllo della qualità degli ingredienti utilizzati.

Come sempre, scriveteci e chiedeteci di più. Abbiamo molti esempi da discutere insieme. Saremo ben felici di potervi rispondere.


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